Valutazione

L’esperienza formativa dell’apprendimento non può accontentarsi della meta finale né essere limitata all’esecuzione performativa, esige al contrario un itinerario e un progetto di esperienze capaci di attivare un “processo” di apprendimento significativo, verificabile in itinere non solo attraverso prove oggettive parametrate mediante l’uso di indicatori specifici, ma anche attraverso l’osservazione del cammino di crescita e di costruzione della personalità di ogni studente. La valutazione, infatti, come precisato nei documenti ministeriali di riferimento, “ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni […], ha finalità formativa ed educativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo degli stessi, documenta lo sviluppo dell’identità personale e promuove l’autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze”.

Una svolta nella definizione della valutazione come strumento per osservare il percorso di crescita degli alunni è stata poi impressa con l’Ordinanza ministeriale n° 172/2020, con relative linee guida e nota di accompagnamento (n. 2158 del 4/12/2020), ordinanza che norma i processi e gli strumenti valutativi nella scuola primaria.

La valutazione, insomma, deve senz’altro rilevare le informazioni relative alle conoscenze basilari dei contenuti, ma deve anche guidare l’azione didattica nella ricerca di soluzioni metodologiche specifiche per ogni studente e soprattutto deve accompagnare gli alunni a sviluppare le loro potenzialità e a prendere coscienza di sé.